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Il Castello Sforzesco di Vigevano si estende su di un’area di oltre due ettari, nel punto più alto della città e potrebbe contenere due volte Buckingham Palace, tre volte la basilica di San Pietro e sei volte il Duomo di Milano.

Questo imponente edificio non venne pensato solo ed esclusivamente come complesso fortificato per esigenze difensive e militari, ma venne concepito anche come residenza di prestigio e di rappresentanza per la corte degli Sforza. La particolarità del castello è quella di essere unito alla Piazza Ducale che funge così da “atrio d'ingresso”.

Il primo nucleo di costruzione risale all'età longobarda, mentre la sua trasformazione in residenza signorile si deve a Luchino Visconti e agli Sforza, in particolare a Ludovico il Moro. 

Al termine della dinastia dei Visconti Vigevano conquista la libertà comunale e distrugge la rocca esterna. La libertà della popolazione terminò però con l’arrivo del nuovo signore di Milano, primo duca di Milano della dinastia Sforza, Francesco I Sforza. 

Al primo duca di Milano, succede il figlio Galeazzo Maria che trasforma il castello il Palazzo Ducale e concede la costruzione di case nel fossato esterno, preso atto della cessata funzione difensiva delle mura dell’antico borgo.

Galeazzo Maria, poco prima della sua morte, inizia la costruzione dell’edificio della falconiera e Ludovico il Moro, nato proprio a Vigevano, continuò i lavori e completò definitivamente il passaggio del castello in residenza.

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