Due città unite nel nome dell’arte: Piacenza e Cremona celebrano Giovan Battista Trotti, noto come Cavalier Malosso, con una mostra che ne ripercorre il talento e l’influenza nella pittura tra Cinquecento e Seicento.
L’evento, intitolato "Il Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla corte dei Farnese", si articolerà in due sedi espositive:
- Palazzo Farnese di Piacenza (10 aprile - 13 luglio)
- Museo Diocesano di Cremona (4 aprile - 8 giugno)
Questa retrospettiva approfondisce due aspetti distinti del maestro cremonese, capace di lasciare un segno indelebile tra le città lungo il Po e Parma, grazie alla protezione della potente famiglia Farnese.
Il ritorno del Trittico Salazar a Piacenza
A Piacenza, la mostra sarà incentrata sulla straordinaria ricostruzione del Trittico Salazar, un’opera commissionata da don Diego Salazar e originariamente composta da tre tele:
- Adorazione dei pastori (1595), oggi proprietà della Banca di Piacenza
- San Sebastiano e San Diego d’Alcalà, recentemente riemersi sul mercato antiquario
Grazie alla sinergia tra diverse istituzioni culturali, il trittico è stato ricomposto, permettendo ai visitatori di ammirare nuovamente l’opera nella sua interezza. Un ritrovamento di grande rilievo storico e artistico, che getta nuova luce sulla produzione del Malosso.
Cremona e la bottega del Malosso
Al Museo Diocesano di Cremona, l’esposizione si concentrerà sulla produzione della bottega del Malosso, con una selezione di dipinti, bozzetti e disegni, offrendo uno spaccato sul metodo di lavoro dell’artista.
Un focus particolare sarà dedicato agli strumenti e alle tecniche pittoriche del tempo, con l’esposizione di pigmenti, pennelli e tele originali. Un’opportunità unica per comprendere il processo creativo del maestro cremonese.
L’eredità artistica tra Piacenza, Cremona e Parma
L’influenza del Malosso non si limita a Piacenza e Cremona. Parma, città legata ai Farnese, conserva un importante ciclo di affreschi nel Palazzo Ducale, che sarà aperto straordinariamente al pubblico in occasione della mostra.
Questa Iniziativa vuole restituire il giusto riconoscimento a un pittore che, seppur meno noto rispetto ai grandi nomi del tempo, fu un protagonista del panorama artistico del tardo Rinascimento e dell’inizio del Barocco.