Dopo oltre 50 anni, il maestoso modello in gesso del Cavallo Colossale di Antonio Canova torna a risplendere, trovando una nuova collocazione presso i Musei Civici di Bassano del Grappa (Vicenza). L'opera, considerata una delle ultime grandi imprese del maestro di Possagno, è un esemplare unico per imponenza ed eccezionalità, un autentico capolavoro della scultura neoclassica.
Un capolavoro restaurato per la città di Canova
Il ritorno del Cavallo Colossale è reso possibile grazie a un importante progetto di restauro, promosso e organizzato dal Comune di Bassano del Grappa e dai Musei Civici, in collaborazione con il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
"Siamo felici di dare ufficialmente avvio alla fase di realizzazione di questo importante progetto di recupero di uno dei tesori artistici più rilevanti della nostra città", ha dichiarato il sindaco Nicola Ignazio Finco. "Bassano del Grappa è profondamente legata al genio di Canova, essendo, assieme a Possagno, custode del più importante patrimonio canoviano al mondo".
La storia del Cavallo Colossale di Canova
Il Cavallo Colossale fu realizzato da Antonio Canova tra il 1819 e il 1821, concepito come modello per una monumentale scultura equestre in bronzo. Sebbene l’opera in bronzo non sia mai stata completata, il modello in gesso rappresenta un’eccezionale testimonianza del genio creativo dell’artista e del suo impegno nella ricerca della perfezione formale.
Con il suo straordinario realismo e l'imponente presenza scenica, il Cavallo Colossale si inserisce tra le opere più ambiziose di Canova, ribadendo il suo ruolo di innovatore nella scultura neoclassica.
Un nuovo capitolo per l’arte neoclassica a Bassano del Grappa
Il ritorno dell’opera ai Musei Civici di Bassano del Grappa rappresenta un’occasione unica per il pubblico di ammirare da vicino uno dei capolavori più affascinanti e meno conosciuti di Canova. Il restauro non solo valorizza il patrimonio artistico della città, ma rafforza anche il legame tra Bassano del Grappa e Possagno, cuore della tradizione canoviana.
L'evento segna un momento storico per il museo e per tutti gli appassionati di arte e scultura neoclassica, offrendo la possibilità di riscoprire un’opera che testimonia l’ultima grande impresa di uno dei più celebri artisti italiani.