Quando si pensa a Bologna, spesso si pensa ai suoi famosissimi portici. Non esiste infatti altra città al mondo con così tanti portici come il capoluogo emiliano. Si è calcolato che tutti insieme, compresi quelli esterni al centro storico, raggiungano la lunghezza di ben 53 Km.
In virtù del loro valore storico culturale sono un bene italiano candidato come patrimonio dell’umanità UNESCO.
Ma come mai i bolognesi avevano quest’ossessione urbanistica per i portici? Le ragioni risalgono a dopo l’anno mille, quando la città visse un intenso fenomeno di immigrazione dalle campagne e l’esplosione delle attività universitarie. Così in pochi anni si dovette far fronte ad un aumento demografico spropositato per quelli che erano gli spazi disponibili in città. La soluzione più rapida fu quella di creare dei vani abitativi, sfruttando lo spazio in altezza, dei simil balconi detti sporti, dapprima in legno e poi in mattone facendoli appoggiare sul suolo pubblico tramite colonne.
La visita guidata serale di Arte e Musei ti porterà a scoprire tutta la storia dei portici dalle prime costruzioni fino ai giorni nostri, attraversando la città alla ricerca degli angoli più suggestivi ed iconici di questa meraviglia architettonica.
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