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Il nome del quartiere di Brera probabilmente proviene dal termine “brayda”, che nel medioevo aveva significato di campo erboso, terreno incolto, che in versione dialettale milanese diventa per l'appunto brera. Oggi quartiere romantico, intricato di vie e magnifici cortili una volta era, un tempo dunque era una zona periferica della città.

Visitare il quartiere di Brera è tappa fondamentale, un tour guidato è sempre la scelta giusta per chi non vuole perdersi nemmeno una briciola della Città di Milano.  

Parlando di Brera si parla dell’area delimitata da via Pontaccio, via Fatebenefratelli, via dei Giardini, via Monte di Pietà, via Ponte Vetero e via Mercato. Nel cuore del quartiere sono presenti ancora tanti strascichi del passato, dal bar Jamaica che esiste da quasi 100 anni, ritrovo di artisti, alla ditta Crespi, cartoleria che vende anche prodotti professionali per i pittori, che mantiene ancora oggi l’insegna color oro zecchino! 

Lungo Via Borgonuovo, dove un tempo scorreva il Naviglio, oggi è possibile ammirare antichi palazzi signorili e dimore con ampi cortili e giardini, come la Casa Valerio al civico 24. 

Il Palazzo di Brera, ultima tappa del tour di Arte e Musei nel quartiere, è sicuramente uno dei maggiori luoghi di interesse culturale, nato nel Diciassettesimo secolo come convento, venne riadattato per ospitare il collegio della compagnia di Gesù ma, dopo la soppressione dell’ordine dei gesuiti nel 1773, divenne proprietà dello Stato Austriaco. Oggi ospita varie istituzioni, tra le quali la Pinacoteca, che non tutti sanno essere anche una scuola di Belle Arti, l‘Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico.