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Il legame tra Torino è l'arte barocca nacque dal desiderio dei Savoia di arrichire la capitale Ducato, dandole un'impronta regale e raffinata. Misero così i l’attività edilizia in mano a prestigiosi architetti quali Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte e suo figlio Amedeo, Guarino Guarini, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Bernardo Antonio Vittone. Questi artisti lavorarono per rendere più grande il nome dei Savoia e la città di Torino degna di essere una capitale. 

Ascanio Vittozzi è considerato il padre del Barocco a Torino: venne infatti incaricato del primo ampliamento della città ed è l’artista di Palazzo Reale, residenza dei Savoia fino al 1865, e piazza Castello. Insieme a Carlo di Castellamonte realizzò la Basilica del Corpus Domini, la Chiesa della SS Trinità dove è sepolto Vittozzi, e quella di Santa Maria al Monte, nel complesso del Monte dei Cappuccini. Carlo di Castellamonte proseguì lo sviluppo verso sud di Torino, realizzò Piazza San Carlo (Piazza Reale), con ai lati le due iconiche chiese gemelle. 

Il rapporto tra i due artisti fu così forte che Vitozzi fece da testimone di nozze a Carlo quando prese in moglie Lucrezia Vinea, dalla cui unione nacque Amedeo, come il padre, grande talento. 

Amedeo di Castellamonte invece, sviluppò la città verso est per collegare piazza Castello al Borgo Po e il Borgo Po al Borgo Nuovo sorto a sud. Fece sviluppare la pianta urbanistica a scacchiera, in continuità con l’origine romana di Torino, ad accezione di una sola strada: via Po, una delle vie più importanti del centro storico cittadino che collega la centralissima piazza Castello a piazza Vittorio Veneto.

Nel '700 è a Filippo Juvarra, Primo Architetto Reale di Vittorio Amedeo II, che venne dato il compito di riqualificare la capitale del nuovo Regno. Ful l'artefice di opere come la facciata della chiesa di Santa Cristina e la Basilica di Superga, uno dei capolavori torinesi. Successori dell'architettura di Juvarra furono Bernardo Antonio Vittone, che continuò con la linea barocca, contaminandone lo stile con quello di Guarini, e Benedetto Alfieri, che seguì istanze più classicistiche.

La quantità e la qualità di artisti e opere del barocco torinese è enorme! Per ammirare dal vivo tutta questa ricchezza è cosigliato un giro per le vie della città accompagnati da una guida abilitata che sappia mostrare i luoghi e gli edifici più iconici.